Il 27 agosto sarà una giornata ricca di incontri importanti per il territorio degli Alburni-Calore.
Sono stati convocati per le h 10.00 in Prefettura i sindaci degli Alburni sud, Comunità montana Alburni, Anas, Genio Civile, Protezione Civile, Autorità di Bacino, Regione Campania Settore Suolo, Provincia di Salerno Viabilità al fine di discutere ed esaminare la problematica della Sp 12- per la caduta massi al km 9+400 nel tratto Castelcivita – bivio di Aquara.
Nella mattinata di martedì 18 agosto, infatti, la carreggiata della SP 12 che collega Castelcivita ad Ottati, in località Pantuliano in agro del Comune di Aquara, viene nuovamente invasa dai massi che si sono staccati dalla parete rocciosa. Strada chiusa al traffico veicolare. L’incubo si ripresenta a distanza di un paio di anni. Sgomento e sconforto tra la popolazione. Tra le proposte che verranno presentate, per cercare di eliminare in modo definitivo il pericolo caduta massi costone roccioso, c’è quella di un percorso alternativo, cioè ripristinare una vecchia strada che potrebbe essere anche la giusta alternativa alla ormai incompiuta, sempre eterna Fondovalle Calore.
Grande attesa poi per il Tavolo Tecnico convocato dalla Regione Campania al fine di controllare e prevenire i danni da popolazioni di cinghiali in soprannumero. L’incontro, si svolgerà al Centro Direzionale di Napoli, presso la Sala Convegni sita al piano terra dell’isola A/6 è previsto per le h 12.00.
Esprime grande soddisfazione il sindaco di Ottati Eduardo Doddato che ha condotto, o meglio ha proseguito, la battaglia contro i suidi in solitaria. “La Regione Campania ci ha ascoltati, un po’ meno gli altri- dichiara il sindaco ottatese- la soddisfazione è legata non sono alla convocazione ma anche all’accoglimento di estendere l’invito all’ANCI Campania, ANCI Regione piccoli comuni e UNCEM Campania”. L’incontro convocato in Prefettura per il 25 agosto è stato poi rinviato al giorno 27 a Napoli ed allargato il tavolo Tecnico di discussione.
A smuovere le acque una ordinanza emessa, provocatoriamente, dal sindaco Doddato, mediante cui si disponeva la cattura e l’abbattimento dei cinghiali presenti sul territorio e nelle zone ricadenti nel centro abitato, per un periodo massimo di 45 giorni. L’azione del sindaco ottatese, in risposta all’esasperazione dei propri concittadini ed alla tragedia avvenuta a Cefalù, dove l’attacco di un cinghiale è costata la vita ad un uomo di 70 anni, aveva sollevato non poche polemiche e pareri discordanti, tra cui quella del WWF e del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano ed Alburni. Azione che gli è costata una denuncia prima alla Procura e poi alla Corte dei Conti ma anche tanta solidarietà da parte di alcuni colleghi sindaci. Alla luce di quanto accaduto nella mattinata di domenica in località Colle del Pero, a Sanza, a circa 1.200 mt di quota, un uomo di 30anni è stato azzannato agli arti inferiori da un cinghiale, nel mentre con un amico andava per funghi, riportando lesioni gravissime ma per fortuna non in pericolo di vita, il sindaco Doddato dichiara- “Purtroppo ancora una volta avevamo ragione. Non dobbiamo sempre aspettare che ci scappi il morto per prendere delle decisioni. Sono esageratamente soddisfatto, ho raggiunto l’obiettivo.. Quanto sino ad oggi verificatosi, mi conferma di aver agito nel giusto”. Il vice sindaco di Sanza, Antonio Forte si fa portavoce della rabbia ed indignazione dell’intero abitato- “Non è la prima volta che accadono episodi del genere” sentenzia. Il Consiglio comunale di Sanza mesi fa aveva approvato all’unanimità una delibera in cui si chiede all’Ente Parco un intervento urgente per risolvere il problema dei cinghiali o Sanza uscirà dall’area protetta del Parco.
“La vicenda dei cinghiali nel Cilento e nel Vallo di Diano, ma anche in altre parti del territorio, è diventato un problema di ordine pubblico. Con il tavolo tecnico del 27 si dovrà affrontare la problematica energicamente. – dichiara Corrado Martinangelo, Segreteria particolare Ministro Martina.