“Sapevamo che c’erano delle difficoltà, mai immaginavamo, pero’, una situazione cosi delicata”. Questo il commento del segretario del Pd, Riccardo Ruocco, a seguito della visita di un gruppo di rappresentanti del circolo cittadino del partito al nosocomio vallese.
“Il San Luca di Vallo e’ come una Ferrari in pista con le ruote bucate e con poca benzina. Chi del centro destra sino ad oggi parlava di risanamento dei conti e di risparmio nella sanità ha raccontato menzogne. Anzi, farebbe bene innanzitutto a raccontare ai cittadini che gli incassi dello sportello ticket del presidio San Luca sono pignorati da tempo per pagare debiti di altre Aziende Sanitarie”, spiega Ruocco.
Tante le criticità evidenziate, tra queste i tempi d’attesa. “Dovrebbero spiegarci – evidenziano dal circolo cittadino del Pd – se al giorno d’oggi e’ normale che per una visita cardiologica al San Luca i tempi di attesa possono arrivare a tre mesi, per un elettrocardiogramma a 172 giorni, per un intervento di chirurgia vascolare a 182 e per una visita neurologica addirittura 205 sono i giorni di base che occorre attendere. Questi sono numeri da terzo mondo non da terzo livello ospedaliero”.
“Inutile girarci intorno – sottolinea il segretario Riccardo Ruocco – il San Luca ha bisogno di personale stabile e non di consulenti a quasi mille euro al giorno, ha bisogno di una politica aziendale di rilancio che sappia tenere in equilibrio la domanda e l’offerta . Eppoi e’ il momento di dire basta : chi usa il denaro pubblico offrendo gratuitamente servizi e prestazioni sanitarie in cambio di voti deve essere individuato e denunciato”.
“E’ necessario un cambio di rotta urgente da parte della Regione Campania – avvertono dal Pd vallese – ed in tale direzione attendiamo quanto prima a Vallo il neo commissario Postiglione. Con la Sua esperienza saprà rendersi subito conto che il San Luca vive una fase di indebolimento progressivo che ovviamente danneggia i cittadini e compromette seriamente il diritto alla salute di tutti”.
Polemiche, poi, sono state avanzate anche per le condizioni di alcuni reparti, in particolare quello di psichiatria “Costato milioni di euro, completato da qualche anno, collaudato ed attrezzato , ma ancora chiuso per carenza di personale, evidenzia Ruocco che poi aggiunge: “E’ semplicemente assurdo che non ci sia personale che possa garantire il funzionamento h24 di un angiografo – peraltro obsoleto e vecchio di 20 anni – e che in caso di emergenza da infarto fuori dall’orario di copertura dell’unico addetto capace di farlo funzionare, se va bene, occorre trasferire il paziente presso altre strutture. E’ inaccettabile che il nuovo angiografo già finanziato non puo’ essere preso in consegna perche’ la sala che dovrebbe ospitarlo non e’ stata ancora adeguata alla normativa”.
“Sino a qualche anno fa’- ribadisce il segretario del circolo – l’ufficio tecnico vantava una trentina di addetti, oggi sono rimasti in tre e l’unico idraulico in organico deve occuparsi della manutenzione di 600 bagni. Molti reparti necessitano di interventi strutturali e di adeguamento ma nonostante ci siano già i progetti ed in alcuni casi anche le delibere di programmazione tutto e’ fermo e nemmeno gli interventi di adeguamento degli impianti elettrici o alla normativa che impone il monolitico nei reparti risultano avviati benché progettati. Servizi di fondamentale importanza per le famiglie e per i cittadini risultano sospesi da mesi al Poliambulatorio come la medicina dello sport , la radiologia, il laboratorio analisi”. Di qui l’appello a De Luca e al neo commissario dell’Asl affinché “Si intervenga subito”.