La baia di Trentova diventa fonte di ispirazione poetica

Di Redazione Infocilento
Per allietare l’estate dei cittadini agropolesi e dei numerosi turisti che affluiscono nella nostra splendida ed ospitale località balneare,

la redazione ha il piacere di dedicare a tutti gli utenti un recente componimento poetico, redatto da un nostro concittadino, ispirato dal meraviglioso sito che la Natura ha voluto donare alla nostra amata terra, ovvero la spettacolare  “baia di Trentova”.
Serene e gioiose ferie estive a tutti.

AL MIO MARE PIU’ AMATO

 

Tu, o mio lido preferito, hai un nome leggendario

e per ogni estate sei sempre in cima al mio calendario.

Le tue acque smeralde, i tuoi scogli scolpiti e i colori del paesaggio che ti circonda

sono per ogni turista il più bel spettacolo che possa offrire la Natura più monda.

Solo tu, o splendida baia di Trentova, sai regalare meravigliose aurore, indimenticabili tramonti, fantastiche immersioni e quotidiani tuffi estivi in un’acqua davvero cristallina in cui si riflette la tua verde macchia lussureggiante, che tutti desiderano ma che, invece, pochi hanno la fortuna di poter veramente godere e felicemente ammirare.

Lo spettacolo della natura che ci offri sembra disegnato da una sirena,

le cui grazie per tutto il lido mena.

Tutta la gente che ti frequenta ti ama e ti rispetta,

e tu generosamente ricambi con lo spettacolo delle tue limpide e calme acque,

in cui il caldo sole estivo riflette per tutto il giorno i suoi salutari raggi

facendo in modo che ognuno se ne avvantaggi.

Il volo leggero dei gabbiani che scorazzano nel tuo cielo, le eleganti barche a vela che solcano leggiadramente il tuo mare, il gioioso mormorìo dei bagnanti sono per tutti quelli che ti frequentano come il dolce tintinnìo delle campane.

Grazie, o sconfinata e imperscrutabile Natura, per averci donato questo magnifico spettacolo della tua bellezza e, nella speranza che nessuno degli umani a cui hai concesso la fortuna di poter godere della tua immensa beltà abbia a deluderti,

fai che Trentova rimanga custodita intatta e feconda

e che tutti siano sempre inebriati dal suo splendore e poterla ancora vagheggiare in un sogno in cui si è come travolti da una placida onda.

 

A.C. (estate 2015)

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