Agropoli: furti dopo l’arrivo del circo in città? Le forze dell’ordine smentiscono

"Arriva il circo si moltiplicano i furti negli appartamenti". E' questa l'ipotesi avanzata da un blogger locale che ha mandato su tutte le furie la direzione del circolo Lidia Togni, che da alcuni giorni ha piazzato le sue tende nel centro cilentano.

Di Redazione Infocilento

AGROPOLI. “Arriva il circo si moltiplicano i furti negli appartamenti”. E’ questa l’ipotesi avanzata da un blogger locale che ha mandato su tutte le furie la direzione del circolo Lidia Togni, che da alcuni giorni ha piazzato le sue tende nel centro cilentano.

Questa mattina il responsabile, Vinicio Canestrelli, ha presentato denuncia-querela verso l’autore dell’articolo e delle persone che tramite social network hanno avvalorato le sue tesi.

Il giornalista, infatti, parla di un aumento dei furti negli appartamenti da quando il circo è arrivato in città, un fatto, però, smentito dagli stessi carabinieri.
“Il comandante della stazione – precisa l’ufficio legale del circo Togni in una nota – ad una precisa domanda, smentiva l’accaduto ed anzi precisava che in questi giorni ad Agropoli i furti erano pari a zero”.

Secondo le accuse, quindi, l’articolo sarebbe privo di “Ogni plausibile fondamento” e sarebbe stato scritto “Con il chiaro intento di danneggiare il circo in sosta ad Agropoli fino al prossimo 18 agosto”.

Ma c’è di più, nell’articolo incriminato, infatti, il blogger fa riferimento ai circhi come “Carrozzoni di immondizia”.

“Queste affermazioni – rispondono dal circo Togni – sono diffamanti nei confronti di onesti lavoratori di una attività riconosciuta dallo Stato Italiano con la legge n. 377 del 1968 che riconosce la funzione sociale del Circo, e altamente lesive dell’immagine del nostro circo che ha rappresentato l’Italia al Festival Mondiale del Circo nel 2014 risultando vincitore del clown d’argento, oltre a molti altri riconoscimenti nazionali ed internazionali per la cura e bellezza dei propri animali al seguito, oltre a denigrare il nome Togni, marchio riconosciuto a livello internazionale per la qualita’ dei propri spettacoli”.

“Ormai siamo in un’Italia dove chi si alza la mattina è autorizzato ad emettere sentenze senza averne titolo e danneggiare il lavoro altrui, questo e’ intollerabile e vergognoso”, è il commento finale della direzione del circo.

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