Dopo la zona a traffico limitato istituita nell’area del Lido Azzurro (anch’essa madre di molte proteste), da ieri anche via Bellini, una piccola arteria comunale priva di sbocchi, è stata limitata al transito. Molti, tra cui anche residenti, nutrono dubbi sulla legittimità della delibera oltre che sull’interesse pubblico a base dell’azione comunale.
Agropoli. La situazione concernente l’urbanistica e la viabilità continua a destare qualche perplessità. Al di là della cattiva condizione di numerose strade comunali, oltre l’effervescenza di linee gialle tracciate spesso su richiesta, è soprattutto il fiorire di “zone a traffico limitato” che fa infuriare molti cittadini agropolesi.
L’ultima riguarda via Bellini, una piccola arteria comunale senza sbocco situata nei pressi di via S. Francesco. Con delibera n. 206 del 27.05.2015, la giunta comunale ha proposto e deliberato l’istituzione della ZTL nel seguente modo :
-dal lunedi’ al venerdi’ dalle ore 19,00 alle ore 8,00;
-il sabato e la domenica dalle ore 0,00 alle ore 24,00;
motivando nel seguente modo “Considerato che via Bellini è una strada che non ha sbocco su altre strade ed il suo tracciato non consiglia il transito indiscriminato di autoveicoli per cui si rende necessario riservare il transito solo ai residenti almeno nelle ore notturne”.
In vigore da poco, varie sono state le proteste di alcuni dei residenti e/o titolari di posto auto e non. Ciò che desta dubbi e perplessità è l’interesse pubblico a sostegno di tale iniziativa: premesso che l’art.7, comma 9, del decreto legislativo 285/1992 (Codice della Strada) prevede che “i Comuni con deliberazione della Giunta, provvedono a delimitare le aree pedonali e le zone a traffico limitato tenendo conto degli effetti del traffico sulla sicurezza della circolazione, sulla salute, sull’ordine pubblico, sul patrimonio ambientale e culturale e sul territorio” e che ex art. 7 comma 1 lett. b “nei centri abitati i comuni possono, con ordinanza del sindaco: limitare la circolazione di tutte o di alcune categorie di veicoli per accertate e motivate esigenze di prevenzione degli inquinamenti e di tutela del patrimonio artistico, ambientale e naturale, conformemente alle direttive impartite dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentiti, per le rispettive competenze, il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio ed il Ministro per i beni culturali e ambientali”, la giunta comunale agropolese ha, secondo la motivazione citata, agito per evitare il transito indiscriminato.
Inoltre, chiunque possiede un immobile o un posto auto nella via dovrà premunirsi di “permesso di transito” per accedere all’area senza incorrere in sanzioni.
Chi contesta la scelta comunale sostiene che la decisione sia palesemente illogica e priva di interesse della collettività. Infatti, a detta di questi “si tratta di una strada senza sbocco che, proprio per tale ragione, non ha mai presentato problemi di transito indiscriminato di autoveicoli se non qualche difficoltà per la sosta peraltro consentita anche dalla presenza delle linee bianche in estate, circostanza comune a tantissime strade del centro”. Anche chi possiede solo un box auto ritiene inutile e dannoso il provvedimento che li obbliga a dover richiedere permessi per accedervi. “La stessa delibera sembra essere piuttosto un astuto modo per rendere la via idonea al parcheggio serale“senza pensieri” di qualche residente, soprattutto considerando il fatto che, nella delibera, la ztl opera prevalentemente nelle ore notturne e, tutto il giorno nel sabato e nella domenica”. Ed allora sembra essere legittima la domanda che si pongono alcuni: in una strada priva di sbocchi, dove vi transita solo chi risiede e chi accede alle attività esistenti e non vi sono motivi di salvaguardia del patrimonio culturale, motivi di salute pubbllica, e dove la situazione relativa alla circolazione è ovviamente tranquilla, che interesse pubblico c’è ad istituire la ztl?