Dalla fine dello scorso ottobre, quando fu messo fuori uso a colpi di fucile da una mano ignota, non funzionava più. Sembrava, e in molti si auguravano, che non sarebbe stato più attivato. Invece l’autovelox fisso, posizionato sulla strada provinciale 430 tra le uscite nord e sud di Agropoli, come preannunciato ieri tornerà a funzionare.
I tecnici sono al lavoro per ripristinarlo e fra qualche giorno (se non ci saranno impedimenti, venerdì 31 luglio) riprenderà a “vigilare” sulla strada principale di collegamento tra la piana del Sele e il Cilento, in un tratto in cui le auto spesso corrono, superando di molto il limite di velocità, e in cui si sono verificati numerosi incidenti mortali. Se si tratti o meno dello stesso tipo di apparecchio e con le stesse modalità di funzionamento non è noto. Dal comando di polizia municipale preferiscono non rilasciare dichiarazioni. E intanto gli avvocati Giuseppe Russo, dell’associazione Noi consumatori di Castellabate e Giovanni Basile, dell’associazione Camelot di Agropoli, che hanno curato i ricorsi di decine di automobilisti multati, hanno già annunciato che intendono verificare se il dispositivo in corso di installazione sia o meno diverso da quello che ha comportato i ricorsi.
L’autovelox di Agropoli finì al centro delle polemiche lo scorso autunno quando numerosi automobilisti si videro notificare le multe, in alcuni casi anche decine, fatte con l’apparecchio di cui non avevano notato la presenza a partire dall’estate. Un apparecchio ritenuto non sufficientemente segnalato e per vari aspetti irregolare. In tanti si sono rivolti ad avvocati e associazioni che, oltre a curare i ricorsi, hanno presentato esposti in procura e chiamato in causa anche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Di ben altro parere il Comune di Agropoli e la polizia locale che hanno difeso la “regolarità” dell’apparecchio e che oggi si accingono a ripristinarlo. Al di là della regolarità o meno, un aspetto su cui si è molto dibattuto è stato la sua funzione: molti automobilisti si sono visti notificare più di una multa, in alcuni casi anche più di dieci, un automobilista di Castellabate addirittura più di trenta. L’auspicio è che l’apparecchio, d’ora in poi, induca gli automobilisti a rispettare i limiti di velocità e non debba essere più considerato uno strumento meramente vessatorio.