Dopo il grave fatto di San Mauro Cilento, anche altri sindaci cilentani hanno voluto far sentire la propria voce in merito. Da subito il primo cittadino di Stella Cilento, Antonio Radano, sempre in prima linea contro questa problematica, si è detto vicino al primo cittadino di San Mauro Carlo Pisacane:
“da tempo stiamo combattendo per avere un ospedale o un pronto soccorso efficiente – spiega – è inaudito che per avere diritto ad essere soccorsi si debba attendere anche diverse ore. Il ritardo di un’ambulanza può essere fatale per un cittadino colto da un malore, per dirne una. Siamo arrivati al punto in cui si gioca con la vita delle persone!”. Lo scorso febbraio, a causa di un ritardo nei soccorsi, un 83enne di Perdifumo colpito da infarto è deceduto. Oggi come allora, si registra la rabbia del sindaco Vincenzo Paolillo: “La sanità è un diritto! In un paese civile non è possibile che si debba attendere oltre un’ora per essere soccorsi. All’emergenza si aggiunge anche la viabilità – spiega – con la Cilentana chiusa, raggiungere l’ospedale di Vallo è una vera Odissea. Da medico posso dire che la lunga attesa può condannare a morte un paziente. Ed ogni giorno è questo il rischio che si corre”. Anche Eros Lamaida, sindaco di Castelnuovo Cilento, interviene sull’argomento: “Il Cilento è sempre più isolato dal resto della provincia e dal resto del Paese – dice – in campo sanitario questo isolamento si traduce in danni notevoli che, riguardando la salute, possono diventare irreparabili”. Franco Alfieri, primo cittadino di Agropoli, dal conto suo, oltre a dimostrare la propria vicinanza a Pisacane, si dice sicuro di una soluzione in tempi brevi, grazie anche al filo diretto col presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Soluzione che troverà il proprio concretizzarsi con la riapertura dell’ospedale di Agropoli, promessa più volte in campagna elettorale dal neo-governatore.