Agropoli: cane ucciso da un’auto in corsa, inutile la gara di solidarietà

AGROPOLI. Ieri mattina, mercoledì 15 luglio, ignoti hanno investito un cane di razza pitbull nei pressi dell'area portuale. Alcuni turisti provenienti dalla capitale, notato il povero animale a terra sofferente, hanno lanciato l'allarme.

Di Redazione Infocilento

AGROPOLI. Ieri mattina, mercoledì 15 luglio, ignoti hanno investito un cane di razza pitbull nei pressi dell’area portuale. Alcuni turisti provenienti dalla capitale, notato il povero animale a terra sofferente, hanno lanciato l’allarme.

Immediatamente è partita la gara di solidarietà. Sono state chiamate le forze dell’ordine e alcune cliniche veterinarie ma senza esito. Per fortuna sul posto sono arrivati due agenti della polizia municipale che nonostante il cane non avesse il microchip sono riusciti a mettersi in contatto con la proprietaria, subito accorsa sul posto. Successivamente un passante ha offerto la disponibilità a trasportare il pitbull in un clinica veterinaria dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, al quale, però, non è sopravvissuto.

“Sono accorsa istantaneamente, il cucciolone era sdraiato a pancia sotto, con gli arti posteriori paralizzati, probabilmente nell’investirlo l’automobile gli aveva spezzato la spina dorsale”, racconta un’operatrice turistica che lavora nell’area portuale.

“Mi sono avvicinata e, quando l’ho guardato negli occhi, mi è scoppiato il cuore: stava piangendo”. Il racconto si fa ancora più straziante: Gli ho preso la testa e lo stringevo a me accarezzandolo, in un attimo tanti passanti hanno offerto aiuto portando acqua e chiamando i soccorsi. Abbiamo chiamato varie cliniche veterinarie di Agropoli ma nessuna rispondeva, l’ASL ed il 118 dicevano di non poter intervenire. Qualcuno ha anche chiamato i vigili urbani ed i carabinieri, ma senza successo”.

“Per fortuna – aggiunge – sono passati i due vigili urban, Andrea Campanile e Mario Monaco. Li ho fermati chiedendo aiuto ed il loro intervento è stato esemplare”. “Accertatisi delle condizioni del cane- spiega – nonostante non avesse il microchip identificativo, sono comunque riusciti ad individuare ed allertare la proprietaria, una residente”. E’ a questo punto che è intervenuto un uomo del posto, Walter Di Vece, che si è fermato ed ha offerto la sua totale disponibilità a trasportare il cane presso qualsiasi clinica veterinaria pur di salvarlo.

“Tutti insieme eravamo pronti a sostenere anche le spese per l’intervento e le cure – racconta la ragazza – con le manovre giuste siamo riusciti a caricarlo e metterlo in auto. Walter è corso alla clinica veterinaria ad Eboli e, senza esitare, ha autorizzato e pagato l’intervento chirurgico al torace per quel cane così grande e così buono. Purtroppo, non c’è stato molto da fare, e quell’amico peloso che avevo stretto al mio petto piangendo con lui, non ce l’ha fatta. È morto subito dopo l’operazione”.

Nessuna traccia dell’auto che ha investito il cane. La vettura si è allonta senza prestare alcun soccorso.

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