AGROPOLI. L’autorità nazionale anticorruzione ha inviato una nota al comando della polizia municipale chiedendo di integrare l’istruttoria presentata dal comune sull’installazione dell’autovelox tra gli svincoli Agropoli nord e sud della Cilentana. Nel dettaglio a finire sotto la lente di ingrandimento dell’Anac è l’affidamento in gestione del servizio. L’autorità ha quindi chiesto al comune agropolese di “di evidenziare le motivazioni ed i criteri di scelta della procedura negoziata e dei criteri d’individuazione degli operatori economici invitati”.
Sullo svolgimento del contratto, invece, è stato richiesto di specificare “tutte le attività svolte dall’aggiudicatario, allo stato attuale, le modalità di verifica del perdurare dei requisiti generali, delle attività di controllo della correttezza, completezza e rispetto dei tempi delle attività poste in essere in esecuzione del contratto e delle sue intervenute modificazioni e le ragioni della mancata attivazione delle attività previste nel contratto”.
L’autorità anticorruzione contesta anche la mancanza della copia degli atti negoziali derivanti dalla determinazione del responsabile dell’Area di Vigilanza. Quanto agli atti negoziali, si legge nella missiva, “stante il mancato invio della documentazione richiesta, non risulta dalla documentazione inviata alcuna forma di accettazione da parte dell’aggiudicatario di quanto evidenziato nella relativa determinazione”. Inoltre “non è stata evidenziata nella documentazione inviata alcuna acquisizione di Cig in violazione di quanto previsto dalla legge n.136/2010”, pertanto “si dovrà evidenziare sia l’adempimento degli obblighi di comunicazione ivi citati sia gli adempimenti inerenti la tracciabilità dei flussi finanziari”.
L’Anac, infine, ha richiesto di conoscere il risultato delle attività di controllo dei requisiti generali e speciali dell’aggiudicatario mediante la relativa documentazione.
La polizia municipale ha ora 30 giorni per rispondere ai quesiti, in caso contrario sarà avviato un procedimento sanzionatorio ed il deferimento al Consiglio dell’Autorità per le decisioni relative all’cquisizione diretta degli elementi richiesti.