GIOI CILENTO. All’ennesima lettera inviata dal sindaco di Gioi, Andrea Salati, al presidente della Provincia Giuseppe Canfora, all’assessore ai LL.PP. Imparato e per conoscenza al segretario provinciale PD, Nicola Landolfi, in cui ha rappresentato chilometro per chilometro la situazione critica dei circa 17 della SP 47 di collegamento Cilento interno-Vallo della Lucania, per un’ulteriore richiesta di interventi di messa in sicurezza di questa arteria, qualcosa incomincia a muoversi. In località Santacroce (km. 1,50) e Treone (uscita di Cardile) sono arrivati gli automezzi per asfaltare i tratti dove sono stati operati interventi per ridurre il fenomeno franoso anche grave.
“Alla soddisfazione si accompagna la domanda: è solo l’inizio di un intervento radicale o la meteora di inizio estate?”, afferma Salati. “Avevo segnalato tra una frana e uno smottamento tre bivi pericolosissimi: il bivio Gioi-Omignano, Stio-Orria, Vallo della Lucania: pericolosissimo perché senza segnaletica adeguata, ubicato tra un agglomerato di abitazioni con attività produttive (servizio di benzina , panificio, officina meccanica, capolinea di pullman e campetto polifunzionale), su cui la predicente amministrazione provinciale diceva di aver stanziato 30mila euro; il bivio Gioi-Cardile, Salento, Vallo della Lucania: che ha bisogno di avere segnalazione adeguata, almeno a terra, per le precedenze; e il Bivio Gioi, Moio, Campora, Stio senza segnaletica per le precedenze, la mancanza di guard rail e di segnaletica a terra”, spiega il primo cittadino di Gioi.
“Devo dare atto ai responsabili tecnici dell’arteria – prosegue Salati – di adoperarsi per quello che possono, mentre il Comune continua a intervenire per la pulizia delle cunette e il taglio di erbacce ai lati delle carreggiate. Se il buongiorno si vede dal mattino – conclude il sindaco di Gioi – allora possiamo pensare in positivo. Del resto l’obiettivo comune penso sia quello di chiudere la querelle annosa tra Provincia e Comune venendo anche incontro in tempi brevi agli avventori che vengono nel Cilento interno e ottemperando nel contempo alle esigenze delle popolazioni amministrate che sanno anche premiare, come sappiamo, chi ha operato nella loro direzione per rendere il quotidiano meno difficoltato”.