AGROPOLI. Non solo i calciatori lasciano l’U.S.Agropoli, anche qualche dirigente ha salutato la compagine del patron Domenico Cerruti. Si tratta del d.g. Francesco Barone, uno degli artefici dell’arrivo del presidente alla comando dei bianco-azzurri. Il commiato è arrivato attraverso una lettera aperta diffusa sui social network.
Eccoci qua a tirare le somme di quattro anni importanti e intensi. Già da qualche mese, di fatto, mi ero dovuto allontanare dall’US Agropoli per ragioni professionali e familiari ma solo in questi giorni è maturata in me la convinzione di un necessario seppur doloroso distacco.
Sono stati quattro anni bellissimi, iniziati quasi per scommessa, ma che mi hanno proiettato in una dimensione avventurosa ed esaltante che ha colorato di mille emozioni e sensazioni tante giornate vissute in questa piccola – grande comunità. L’idea di calcio che con tenacia abbiamo portato avanti con Domenico e Francesco era quasi “eversiva” ma, aldilà dei risultati che pure sono stati importantissimi, la storia (anche quella attualissima) ci ha dato ragione e ci ha dimostrato che quella era ed è l’unica strada percorribile per chi crede nello sport pulito come veicolo per la crescita di un’intera comunità. Oggi però si è di fronte ad un bivio dove è necessario comprendere che questa strada non può essere percorsa dalla “follia” di pochi (pochissimi…) ma deve essere un percorso comune di “molti”…. Lascio quindi con la speranza che tanti possano avvicinarsi ed unirsi nel comune cammino dello sport quale “contributo sociale” e non certo quale “tornaconto personale”! Lascio non prima di aver salutato quella piccola e “calorosa” comunità con cui ho condiviso i valori autentici della passione sportiva e quindi un saluto va a Nicola, a Bruno, a Mario, a Gennaro, ad Aldo, a Franco, veri cultori dello sport sano e della passione autentica; come non posso dimenticare quei pochi “veri tifosi” che sono stati sempre vicino alla squadra (pur con le dovute e legittime critiche) ma che hanno sempre evidenziato “attaccamento” senza nessun tipo di tornaconto personale (emblematico l’esempio di due ragazzi che seppur non agropolesi ogni domenica prendevano il treno, lasciavano affetti ed impegni, ed andavano a vedere ed incitare l’Agropoli). Purtroppo in questi anni ho dovuto conoscere anche l’altra faccia della medaglia… fatta di una congerie variegata di razze umane fra cui se ne distinguono due in particolare: i “gufi” (unici presenti in massa al Guariglia pur senza “apporto”) e gli “sciacalli-avvoltoi” (che vedono nel calcio un riscatto economico ai loro fallimenti personali) ma fortunatamente….. sono razze in via di estinzione! L’ultimo pensiero è per i compagni di mille avventure, il Presidente e il Direttore, ai quali mi legheranno per sempre mille ricordi di mille avventure vissute insieme: non mollate ma ricordate che se non c’è condivisione comune nessuno premia i kamikaze. Sempre e solo…. Forza Delfini.
L’addio di Barone all’Agropoli è soltanto l’ennesimo ad una società che negli anni ha perso diversi pezzi. Anche lo staff tecnico e di supporto nelle scorse settimane ha dovuto registrare i saluti dello storico magazziniere Alessandro Finelli, da quasi un decennio al seguito dei delfini.
Sul futuro della società, intanto, non emergono notizie. L’ingaggio del tecnico Pasquale Santosuosso è l’unica novità in vista della prossima stagione.