Ecco il discorso di un cilentano a Pontida. J’accuse di Lamaida: “C’è un limite a tutto”

Di Ernesto Rocco

PONTIDA. Si è tenuto a Pontida il tradizionale raduno dei leghisti. Per la prima volta all’evento ha preso parte anche un sindaco cilentano. E’ il primo cittadino di Roccagloriosa Nicola Marotta, giunto all’evento insieme al vicesindaco Attilio Pierro (leggi qui).

Il suo discorso, apprezzato dai presenti, ha puntato il dito contro una politica irresponsabile evidenziando la necessità di dare maggiore autonomia i territori. La presenza del sindaco di Roccagloriosa a Pontida ha diviso la popolazione cilentana. A chi parla di necessità di cambiare e di estendere la presenza della Lega anche al sud si contrappongono coloro che parlano di una mera trovata pubblicitaria. Tra questi il sindaco di Castelnuovo Cilento, Eros Lamaida: “C’è un limite a tutto – ha tuonato il primo citatdino – anche al desiderio, legittimo, di farsi pubblicità. Di farsi conoscere. In questo modo però, ci si fa solo riconoscere. Nient’altro”.

Di seguito il testo integrale del discorso del sindaco di Roccagloriosa, Nicola Marotta, a Pontida.

Sono Nicola Marotta Sindaco di Un Comune della provincia di Salerno Roccagloriosa.
Sono qua insieme al mio Vice Sindaco nonché Consigliere Provinciale Attilio Pierro e con la convinzione di tutta la mia Amministrazione a portarvi un saluto caloroso e fraterno.
Veniamo a rappresentare insieme al referente Regionale ed ai referenti provinciali l’intera Regione Campania.
Quella parte della Regione e di quegli amministratori che vengono dalla società civile, ma che hanno messo La loro faccia e la loro dignità a servizio del loro territorio;
quell’Italia del sud che vuole essere libera, produttiva, responsabile e protagonista delle proprie scelte; che non si piange addosso ma che vuole insieme e con i cittadini del nord costruire un’Italia migliore.
Rappresento uno degli oltre 8 mila Campanili d’Italia che Grazie alla loro singolarità, specificità, storia, dialetti e diversità hanno fatto grande l’Italia.
Siamo qua non per motivi di pancia, siamo qua con il cuore e con il cervello di chi è consapevole del momento epocale che stiamo affrontando e sulla base della condivisione dei punti messi in campo dal Segretario Salvini:
• Riteniamo che occorre necessariamente affrontare le problematiche territoriali partendo dalle specificità dei singoli territori, dando ad essi la dignità e la capacità di decidere come protagonisti il loro futuro, la specificità e la diversità dei territori hanno fatto grande l’Italia e cosi’ come ha detto qualcuno, un Paese vicino a Noi La svizzera ha impresso sulla sua moneta Nazionale ben quattro lingue diverse ma questo non gli ha impedito di essere una grande Nazione con un Pil ed Un benessere tra i primi al Mondo senza però mettere in discussione la sua unità Nazionale, anche a questa forma di autonomia vogliamo guardare;
• Vogliamo essere responsabili delle nostra scelte e vogliamo anche vivere un’Europa diversa, un’Europa dei Popoli e non dei Burocrati, un’Europa che premi le specificità e le territorialità non un’Europa che premi Le teorie demagogiche dei burocrati di turno svincolati e lontani dalla realtà, Un’Europa del lavoro, della sana economia e non un’Europa delle Banche e dei Banchieri.
• Siamo qua per dire che occorre semplificare in materia fiscale rispetto alle piccole attività di piccoli commercianti artigiani e professionisti, occorre abolire gli studi di settore, applicare un’imposta unica sostituiva non superiore al 15% . Eliminare l’obbligo della fattura elettronica per quel piccolo artigiano che fa una o poche fatture all’anno, vogliamo l’esenzione dell’Imu sui terreni agricoli; ( la quale è servita per pagare i famosi e funesti 80 € di bonus Renzi) oltre tutto da restituiure allo stato in sede di dichiarazione dei redditi.
• Siamo qua per dire basta a questa politica irresponsabile di una falsa accoglienza e di un paese che lascia soli i propri cittadini i propri figli e che crea aspettative irrealistiche a chi viene da zone lontane lasciandoli in mano alla criminalità senza nessuna possibilità di inserimento.
• Siamo qua perché vogliamo essere considerati in Europa per quello che siamo, che meritiamo e per quello che apportiamo in termini di risorse non solo economiche.
• Sono qua per ringraziare questa terra del nord Italia perché con la sua laboriosità ha dato a tanti meridionali l’opportunità di una vita migliore, di riscatto economico e sociale e chi lo dice è un uomo del sud che la vista e vissuta sulla sua famiglia grazie.
• Ricordo la ricorrenza dei 100 anni della prima guerra Mondiale guerra che ha visto nascere un popolo, una Nazione il popolo Italiano ed è a quegli uomini che va il nostro ringraziamento.
Chiudo con un Saluto a tutti Voi e un Ringraziamento all’organizzazione ed al segretario Salvini per l’opportunità che mi ha dato di salutare e parlare da questo palco, un ringraziamento ai delegati Provinciali, Regionali ed ai sostenitori del sud che hanno partecipato a questo incontro
Noi con Salvini per un’italia migliore. Grazie

Condividi questo articolo
Exit mobile version