AGROPOLI. La Corte dei Conti, in una nota inviata al comune, ha esaminato e contestato il rendiconto di gestione 2012. In particolare sono state messe in rilievo una serie di criticità, già evidenziate in consiglio comunale dal consigliere Agostino Abate, che nell’occasione mise in risalto delle “irregolarità contabili e finanziarie”.
Diversi gli elementi finiti nel mirino dell’organo statale. Innanzitutto la tardiva approvazione del rendiconto 2012 per la quale il comune ha offerto delle giustificazioni ritenute “non del tutto soddisfacenti”. Il secondo rilievo riguarda la scarsa attività di recupero di taluni residui attivi relativi alle entrate tributarie ed extratributarie a cui si accompagna l’aumento dei residui attivi di nuova formazione provenienti dalla gestione di competenza. Inoltre, cresce l’ammontare dei relativi residui attivi provenienti dalla gestione dei residui, toccando l’81%, (di circa sei punti percentuale superiore rispetto alle passate amministrazioni). La Corte dei COnti, infine, ha contestato anche l’aumento dei residui passivi provenienti dalle spese correnti che risultano superare il 40% degli impegni di spesa.
Tutto ciò, si legge nel documento, è “un indice della difficoltosa gestione finanziaria dell’ente” e incide “sull’attendibilità del risultato di amministrazione”. Ma c’è di più: la Corte, (sezione regionale di controllo per la Campania), evidenzia la “consistenza dei debiti fuori bilancio riconosciuti nel corso dell’esercizio superiore all’ 1 per cento rispetto ai valori di accertamento delle entrate correnti”.
Tutti gli elementi contestati dalla Corte sono stati trasmessi alla Procura presso la Sezione giurisdizionale per la Campania della Corte dei conti.