L’UE boccia la Campania: ultima come le aree depresse della Romania

NAPOLI. La direzione generale per la politica urbana della Commissione Europea boccia la Campania. Secondo quanto riferisce il quotidiano "La Repubblica", sarebbe ultima in Europa, maglia nera come le aree depresse della Romania o una provincia interna della Bulgaria.

Di Redazione Infocilento

NAPOLI. La direzione generale per la politica urbana della Commissione Europea boccia la Campania. Secondo quanto riferisce il quotidiano “La Repubblica”, sarebbe ultima in Europa, maglia nera come le aree depresse della Romania o una provincia interna della Bulgaria. Dal punto di vista istituzionale, quindi, la Campania sarebbe fanalino di coda per la “qualità dell’azione istituzionale delle amministrazioni pubbliche”. I risultati emergono nella “Relazione sulla coesione economica, sociale e territoriale”, un documento triennale dell’Europa sullo stato di salute delle politiche nelle regioni. Il calcolo tiene conto di vari indicatori quali  i livelli di efficienza della pubblica amministrazione, la corruzione e i servizi essenziali come sanità, trasporti e istruzione. Parametri che sono fondamentali per consentire alle regioni un corretto utilizzo dei fondi secondo l’Europa.

“In questa speciale classifica  –  denuncia a La Repubblica Massimo Paolucci, eurodeputato napoletano del Pd  –  la Campania nel 2013 è piombata al fondo dell’Europa. E c’è di più. È stato proprio questo il principale motivo per cui, nell’agosto scorso, la Commissione europea aveva rinviato l’approvazione del programma di spesa italiano 2014-2020”.

“Il rischio concreto  –  evidenzia quindi Paolucci  –  era che l’Europa, non fidandosi più della Campania, bloccasse o comunque ridimensionasse tutto il nostro programma dei fondi strutturali 2014-2020 facendo perdere importanti investimenti. Questo è il risultato di cinque anni di malgoverno del centrodestra in Campania”.

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