AGROPOLI. Cementificazione di Trentova? Da palazzo di città precisano che non sarà così.
“L’amministrazione comunale – spiega il sindaco Alfieri – con delibera di consiglio comunale ha approvato una variante urbanistica che ha trasformato l’area di Trentova da zona turistica (edificabile) in zona agricola e zona parco (non edificabile), dando il via alla procedura di esproprio dell’area, che a breve diventerà pubblica.
E’ del tutto ridicolo voler attribuire il termine cementificazione al recupero dei casolari, pratica largamente diffusa in tutti i parchi e regolarmente prevista in tali circostanze da ogni strumento di pianificazione. Pur essendo legittima ogni opinione in materia di riuso dei beni storico-architettonici in tali contesti, pare quindi del tutto irragionevole e capzioso voler definire tali interventi col termine cementificazione”.
Quanto poi all’area di sosta, che porterebbe alla realizzazione di un parcheggio da circa 500 posti auto, il primo cittadino evidenzia che “non è altro che una sistemazione di quanto già esiste senza sostanziali aumenti delle superfici, anzi con la previsione di una maggiore sostenibilità dell’opera perseguita attraverso la minimizzazione degli interventi, ridotti a opere di “conservazione delle superfici prative con soluzioni a prato armato ed interposte fasce arbustive di specie della macchia”.
Infine una precisazione anche sul campo da golf “scomparso del tutto nelle successive fasi progettuali”.
“Tutte le fasi progettuali sinora messe in campo dall’amministrazione comunale si sono avvalse dell’intesa con l’Ente Parco Nazionale del Cilento, nonchè delle migliori professionalità in campo, tra cui pare significativo segnalare la presenza del Prof. Gambino, coordinatore del Piano del Parco e noto studioso nel campo della pianificazione nelle aree protette, nonché membro della direzione nazionale di Legambiente”, ha evidenziato il primo cittadino che ha poi aggiunto: “A breve, l’area di Trentova diverrà di proprietà della città di Agropoli, portando nel patrimonio pubblico 75 ettari, 14 fabbricati tra i quali l’antica masseria già adibita a Centro Visite, un chilometro di costa. Dovrà essere un’area fruibile, dove si potrà fare trekking, sport all’aria aperta, dove i bambini potranno stare tranquillamente nella natura, dove una volta recuperati i fabbricati sarà possibile realizzare laboratori didattici”.