Bandiere Blu: 17 vessilli su spiagge e porti del Cilento, ecco tutti i record

ROMA. La Provincia di Salerno si conferma da record per le Bandiere Blu. La costiera salernitana, insieme a quella di Savona, è la prima in Italia per numero di comuni insigniti con il riconoscimento della Fee (Foundation for environmental education), attribuito annualmente per qualità delle acque e dei servizi.

Di Ernesto Rocco

ROMA. La Provincia di Salerno si conferma da record per le Bandiere Blu. La costiera salernitana, insieme a quella di Savona, è la prima in Italia per numero di comuni insigniti con il riconoscimento della Fee (Foundation for environmental education), attribuito annualmente per qualità delle acque e dei servizi.

Ieri mattina, presso la sede della Regione Lazio, sono stati consegnati i vessilli. In Italia hanno ottenuto le Bandiere Blu 280 località (sette in più rispetto all’estate 2014). In cima alla classifica delle regioni con i lidi più puliti dello Stivale c’è la Liguria, con 23 aree costiere, seguita dalla Toscana con 18 e dalle Marche con 17. La Campania si attesta al quarto posto in Italia, al primo nel centro-sud, con quattordici spiagge dalle acque cristalline. Si tratta di Anacapri e Massa Lubrense nel napoletano, mentre le restanti in provincia di Salerno: Positano, Agropoli (con Trentova e San Marco), Ascea, Centola-Palinuro, Capaccio, Casal Velino, Castellabate, Montecorice (Agnone, Capitello, San Nicola a Mare), Pisciotta, Pollica (Acciaroli e Pioppi), Vibonati (Villammare) e Sapri. Il Cilento, con dodici comuni premiati su sedici (escluse solo San Mauro Cilento, Camerota, San Giovanni a Piro-Scario e Santa Marina-Policastro Bussentino) è risultato il vero motore trainante per l’intera Regione. Ciò è stato possibile grazie alla riconferma di tutte le Bandiere Blu 2014 e ad una novità. Tra le undici new entry italiane, infatti, c’è anche Capaccio che vedrà sventolare il vessillo Fee su ben sei spiagge di Paestum, da Varolato ad Acqua dei Ranci. «Si tratta del riconoscimento più prestigioso da ottenere per le città che puntano sul turismo balneare», ha detto il primo cittadino Italo Voza. «Questo – ha aggiunto – non deve assolutamente essere considerato un punto di arrivo, dobbiamo impegnarci sempre di più per conservare la Bandiera Blu, lavorando per salvaguardare il nostro mare e il nostro ambiente in generale, e per migliorare i servizi per i tanti turisti che da oggi sceglieranno questa località perché sanno che ha ottenuto l’importante riconoscimento». I record della Provincia di Salerno, però, non si fermano ai premi per le spiagge. A questi vanno aggiunte cinque Bandiere Blu per gli approdi turistici. A fare en plein sono Agropoli, Palinuro, Casal Velino, Pollica e Marina di Acciaroli. Con loro anche Marina di Camerota, esclusa eccellente dall’assegnazione delle Bandiere Blu per i lidi. Il comune del Basso Cilento, che da due anni si vede assegnare a «Cala degli Infreschi» il titolo di spiaggia più bella d’Italia da Legambiente, non ha avuto l’ok per candidare le aree protette ad ottenere l’importante vessillo ed è inoltre priva di impianti di depurazione, requisito fondamentale per entrare nella graduatoria della Fee. Tra gli altri indicatori necessari per ottenere la Bandiera Blu ci sono una corretta gestione del territorio che comprende raccolta differenziata e riduzione dei rifiuti, cura dell’arredo urbano e delle spiagge, accesso al mare per tutti, senza barriere architettoniche e limitazioni. L’obiettivo della Foundation for environmental education è quello di spingere verso un turismo sempre più sostenibile, in cui la qualità dei servizi si accompagni al rispetto dell’ambiente, ma verificando che, su questo punto, l’attenzione degli amministratori sia alta e continua. La Provincia di Salerno ha ottenuto il suo primo riconoscimento con Pollica, nel 1987. Da allora è stato susseguirsi di successi.

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