ROCCADASPIDE. Atrocità inaudita nei confronti degli amici a quattro zampe. Nelle ultime settimane a Tempalta, località rurale di Roccadaspide, sono stati uccisi oltre quindici cani con polpette avvelenate.
“E’ vergognoso quanto accaduto- spiega il sindaco Girolamo Auricchio- appena informato sull’accaduto ho immediatamente inviato una lettera al Comando dei Vigili per avere maggiori informazioni a riguardo ed ho predisposto una indagine accurata”. A ritrovare gli ultimi due cani avvelenati è stata Erica D’Angelo, proprietaria. “Purtroppo in quella zona oltre alla piaga del randagismo, ci sono molti maltrattamenti ed avvelenamenti di cani e gatti. Nell’arco delle ultime due settimane ci sono stati quindici decessi di cani per avvelenamento, reati che purtroppo non possono essere puniti senza prove- racconta Erica- È un orrore quello che succede e non può passare inosservato”. A confermare il decesso per avvelenamento da metaldeide, noto anche come lumachicida, il veterinario, contattato dalla giovane, che ne ha eseguito le analisi. “Uno l’ho trovato a poca distanza dalla mia abitazione già morto con la bava e il sangue che fuoriusciva dalla bocca – continua Erica – il veterinario mi ha spiegato che il decesso è stato causato dall’utilizzo del veleno per le lumache. Un tipo di veleno che uccide gli animali in poco più di tre ore con atroci sofferenze. Viene messo in delle polpette di carne che sia i cani che i gatti mangiano. Qualche tempo fa addirittura hanno ammazzato cinque cani di proprietà della stessa persona con lo stesso modus operandi. I miei due cani non davano fastidio a nessuno, li tenevo davanti casa e a volte li chiudevo in un recinto. E’ stata una vera sofferenza perderli. Non sono ancora riuscita a trovare l’altro cane ma di sicuro è morto non si allontanava mai da casa”. Non è la prima volta che vengono uccisi cani sia di proprietà, microchippati, che randagi. Secondo alcune testimonianze in località Trefico di Tempalta sono stati avvelenati undici cani di proprietà. “In località Terzerie ad un mio conoscente, il signor Giuseppe Antico, hanno ammazzato nello stesso modo tanti cani e gatti, lui fece intervenire le autorità di competenza, Carabinieri ed Asl veterinaria, ma non è venuto a capo di nulla. E’uno scempio- conclude la giovane- Voglio dare voce a queste povere vittime, magari sensibilizzando un pò gli animi delle persone del posto. Occorre denunciare questi episodi alle autorità di competenza, anche se non hanno prove, perché questi assassini non la devono passare liscia”.
“In conseguenza a quanto appreso nei giorni scorsi, ci sentiamo in dovere di esprimere tutto il nostro dispiacere per i cagnolini ritrovati avvelenati e senza vita nel Comune di Roccadaspide- dichiara la presidentessa dell’associazione Albacanis e La casa di Fido Rossella Lettieri – Uno di questi apparteneva ad una cara amica quindi è come se fosse morto uno dei nostri. Ci rendiamo conto che il problema del randagismo e degli abbandoni sia fin troppo frequente sul nostro territorio ma questo non giustifica un atto estremo come quello compiuto a discapito di queste creature indifese. Ci sono vari rifugi in Campania pieni di cani bellissimi e in cerca di adozione e nel canile di Sarno sono rinchiusi molti dei nostri, accalappiati sul territorio di Roccadaspide. Viste le condizioni note a tutti in cui vivono queste anime vi invitiamo, fin da subito, a valutare l’idea di adottarne uno dato che ci sono cuccioli e adulti di entrambi i sessi e di taglie diverse. La nostra Associazione, inoltre, vorrebbe formulare una vera e propria proposta al Sindaco di Roccadaspide chiedendo la possibilità di far uscire letteralmente dal rifugio alcuni cani che verrebbero ricollocati in famiglie che possano ospitarli fino ad adozione. Dato che il Comune paga una retta giornaliera al rifugio, la stessa verrebbe data alle famiglie di cui sopra come piccolo contributo di incoraggiamento considerando che lo stesso Comune ha messo a disposizione un bonus di 300 euro annui per chi adotta un cane dal canile. Non è da escludere la possibilità che le stesse decidano di adottare definitivamente il cagnolino in questione e, in questo caso, la retta si annullerebbe seduta stante con il lieto fine per il piccolo o la piccola”.