VALLO DELLA LUCANIA. Opera d’arte a Vallo della Lucania: al via la scelta dell’opera con una nuova Commissione, di Giuseppe Di Vietri.
Oggi si aprono le danze con la prima riunione della Commissione chiamata a scegliere, tra le quindici proposte giunte, lʻopera dʼarte da installare in Piazza. La Commissione ha fatto discutere e, sul tema, lʼAmministrazione comunale è stata costretta a tornare sui suoi passi intervenendo con una nuova delibera di giunta (la numero 44 del 22 aprile) sulla precedente delibera di nomina del 13 marzo (n. 22), modificando la composizione della Commissione con la nomina del progettista e di due artisti, dando quindi ragione alle osservazioni
formulate in questi mesi.
Ciò mi fa piacere. Anche perché è da aprile dello scorso anno che si tenta di far presente all’Amministrazione questo punto di vista ma, evidentemente, chi di dovere non ha ritenuto fondate queste perplessità e, ciò, ci può stare ampiamente. Però mi chiedo: se sei convinto che tecnicamente non si applica la normativa che sto indicando, perché queste tue argomentazioni non hai nemmeno tentato di portarle avanti quando il Ministero dei Beni Culturali si è attivato chiedendo semplicemente informazioni? Verosimilmente non si è data minima lettura a quanto portato alla loro attenzione. Ora, a prescindere dalla ingigantita notizia che è circolata circa un blocco del Ministero, il dato è che chi amministra è sordo alla voce dei cittadini e che, senza lʼattivazione di un procedimento ministeriale, lʼAmministrazione e la Soprintendenza non avrebbero prestato a queste considerazioni lʼattenzione con cui poi sono state costrette a porsi. Questa cosa è assurda. Eʼ assurdo che non è stato il Comune a farsi tramite tra il cittadino e il Ministero, ma è il cittadino che ha dovuto rivolgersi al Ministero per potersi confrontare con la propria Amministrazione. Eʼ come se per parlare col Vescovo cʼè prima bisogno di bussare alla porta del Papa. Toc toc. In ogni caso sono contento che a Vallo si investa in arte; spero che questo non rimanga un intervento isolato e che ci si orienti in futuro a portare lʼarte anche in zone degradate attraverso interventi di rigenerazione urbana orientati non solo alla riqualificazione della forma urbis – come per la Piazza – ma anche della forma civica, quella immateriale, quella sociale. Il mio auspicio è che si prenda consapevolezza che lʼarte (e la cultura) sono strumenti di pianificazione e non semplici momenti di abbellimento. Sono strumenti utili a dare vigore agli spazi pubblici nel loro essere, fondamentalmente, luoghi delle relazioni. A questo scopo lʼarte svolge un ruolo determinante: le forme contemporanee di Public Art fanno partecipare i destinatari dellʼintervento già dallʼideazione dellʼintervento stesso e, così facendo, oltre a ripavimentare, si darebbe vita ad un processo di
riappropriazione dei luoghi e si creerebbero le condizioni per far sì che i cittadini sviluppino unʼidentità dei luoghi.
Ciò a parte, oggi è un giorno importante per la nostra Città perché si sceglierà unʼopera da mettere nel cuore della nostra collettività e spero che, chi avrà lʼonere e lʼonore di partecipare a questa scelta, avverta il peso di tale responsabilità. A loro un forte “in bocca al lupo”.