CAMEROTA. Sembra interminabile la questione “Pozzallo”. Dopo la definitiva chiusura dei processi con l’archiviazione e l’assoluzione del Sindaco Antonio Romano, da parte della cassazione, il Procuratore di Vallo della Lucania Giancarlo Grippo richiede al Giudice per le Udienze preliminari il rinvio a giudizio per il reato di Calunnia nei confronti di Pierpaolo Guzzo e il padre Giovanni. Per l’accusa, l’ex assessore al bilancio Pierpaolo Guzzo e il padre avrebbero in concorso tra loro calunniato il primo cittadino accusandolo in una denuncia presentata alla stessa Procura di Vallo della Lucania di diffamazione. Il procedimento che scaturì dalla denuncia è stato archiviato a favore del sindaco Romano accusato dai Guzzo di diffamazione per aver pubblicato ed affisso un volantino. L’udienza è stata fissata per l’otto giugno i Guzzo dovranno rispondere dell’accusa di calunnia mentre Giovanni é imputato anche per falso ideologico per aver “attestato falsamente nell’atto notarile di compravendita con il quale si era appropriato di 20 ettari di terreno demaniale.” Piena soddisfazione viene espressa dal sindaco Romano che ha sempre difeso la sua posizione a favore dei cittadini del comune di Camerota, in quanto il terreno in questione è gravato da usi civici.