VALLO DELLA LUCANIA. A seguito di controlli capillari su tutto il territorio del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, nell’ambito dell’attività finalizzata al contrasto degli eco-illeciti e di difesa del patrimonio ambientale, gli uomini del Corpo forestale dello Stato afferenti al CTA di Vallo della Lucania, hanno scoperto abusi edilizi di varia natura.
L’attività ha consentito di accertare e verificare la presenza di strutture abusive, che, oltre ad essere perpetrate in Area Protetta, in alcuni casi realizzate in Zona SIC (Sito di Interesse Comunitario) e in Zona ZPS (Zona di Protezione Speciale), comportando un’immagine di degrado e di deturpamento del tipico paesaggio cilentano, oggetto di particolare tutela.
In particolare, la vasta operazione ha interessato i comuni di San Giovanni a Piro, Camerota, Capaccio, Corleto Monforte, Sacco, Felitto e Sanza, dove di recente sono stati accertati abusi edilizi di vario genere realizzati senza alcun titolo autorizzativo o in difformità a quanto autorizzato per i quali sono state denunciate alla Autorità Giudiziaria 12 persone, che dovranno rispondere a vario titolo di violazione in materia urbanistico edilizia, di deturpamento e alterazioni di bellezze naturali di zone sottoposte a speciale tutela.
Il territorio del Cilento non è nuovo ad operazioni del genere. Da queste parti la tutela dell’ambiente e l’attività di controllo del territorio è tra le priorità del Corpo Forestale dello Stato. Poiché trattandosi di un’area a grande vocazione turistica i costruttori senza scrupoli si lasciano facilmente tentare a raggirare i vincoli esistenti nell’area protetta.