Tino Iannuzzi, Deputato del PD, ha presentato una Interrogazione Parlamentare per sollecitare l’attenzione e l’intervento del Governo sul progetto relativo alla realizzazione di una Centrale per la produzione di energia elettrica alimentata a biomasse nel territorio del Comune di Capaccio – Paestum.
Nella Interrogazione vengono evidenziate le ragioni che giustamente si oppongono alla attuazione di quel progetto, in località’ Sabatella/Sorvella.
L’impianto verrebbe a ricadere in una zona agricola caratterizzata da produzioni agroalimentari di elevata qualità’ e dalla presenza di centri di assoluta eccellenza legati alla filiera lattiero casearia ed alla produzione di mozzarella di bufala campana DPO. In questa zona la priorità’ assoluta debbono essere la valorizzazione e la tutela delle tradizioni agroalimentari locali di indubbio pregio ed oggetto di espresso riconoscimento legislativo nella normativa di settore che regola anche le diverse tipologie di impianti.
La zona complessivamente interessata dal progetto e’ comunque, vicina, all’area archeologica di Paestum, inserita nella lista del Patrimonio dell’Umanita’ dell’UNESCO, ed interessata da rilevanti flussi turistici.
Del resto gli scarti ed i materiali residui derivanti dalle attività’ complessive di coltivazione agricola nel territorio di Capaccio, sicuramente non potrebbero mai garantire l’autosufficienza nel funzionamento dell’eventuale Centrale; aspetto, questo, che a ragione preoccupa molto la popolazione e che ancor di più sta ad indicare come sarebbe sbagliata la costruzione dell’impianto in questa zona.
Tutte queste motivate ragioni sono alla base della deliberazione del Consiglio comunale di Capaccio che all’unanimita’ si e’ espresso negativamente sulla ipotesi della Centrale, fortemente osteggiata dalla comunità’ locale.
La Regione Campania, quale Amministrazione procedente, ha convocato la Conferenza di Servizi su tale progetto, fino all’ultima riunione tenutasi lo scorso 16 febbraio. Ora, ai sensi dell’art. 14 quater della legge n.241/1990. dovrà pronunciarsi il Consiglio dei Ministri, competente ad esprimersi sul dissenso e sul diniego espresso manifestato in Conferenza di Servizi in materia di interessi sensibili e legato alla prioritaria tutela della salute delle persone. Il procedimento deve concludersi in 60 giorni dalla prima riunione, previa intesa con la Regione e gli Enti Locali direttamente interessati; termine che e’ prorogabile di ulteriori 30 giorni in caso di mancato raggiungimento dell’intesa.
La fase istruttoria e’ di competenza del Dipartimento del Coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio, i cui uffici organizzeranno una o piu riunioni, con la partecipazione di tutte le Amministrazioni centrali, regionali e locali direttamente coinvolte.
Per queste ragioni Iannuzzi ha chiesto al Governo, ed, in particolare, ai Ministeri della Salute e dell’Ambiente di attivarsi e di assumere ogni iniziativa utile, al fine di far valere le motivate ragioni ostative alla realizzazione del progetto.