All’indomani delle prime elezioni amministrative dell’era repubblicana tenuesi nel 1946, il neo eletto Consiglio comunale di Agropoli – che pure annoverava tra i suoi componenti personalità di grande autorevolezza, prestigio ed esperienza – con saggezza e lungimiranza, elesse primo cittadino della nuova era Nicola Crisci, uno studente universitario di soli 21 anni.
Quel giovane di vivissima intelligenza, studioso, brillante, di dignitosissima famiglia, che da subito aveva mostrato innata passione e dedizione per gli studi e per la politica, più di ogni altro infatti rappresentava i sentimenti di speranza e di fiducia nell’avvenire che albergavano nella Comunità agropolese.
La stampa nazionale, con grande risalto mediatico, salutò il ventunenne Nicola Crisci come il “Sindaco più giovane d’italia“.
Conclusi gli studi universitari con la laurea in Giurisprudenza brillantemente conseguita, intraprese la professione forense e si dedicò all’insegnamento universitario con la libera docenza in Legislazione del Lavoro presso l’Università Federico II di Napoli, e successivamente come professore associato di Diritto del Lavoro nell’Università di Salerno.
Autore di decine e decine di saggi ed articoli, e di numerosi volumi – tra cui Lo Statuto dei Lavoratori in molteplici edizioni, adottato da molte università italiane e sul quale hanno studiato generazioni di studenti – nel corso della sua lunga e luminosa attività di docente e di avvocato fu uno dei più prestigiosi ed autorevoli giuslavoristi italiani, maestro e riferimento per innumerevoli allievi, dai quali era amatissimo per la sua naturale inclinazione a trasmettere il Sapere con entusiasmo e generosità.
Tra i tanti incarichi e riconoscimenti, fu membro dell’Associazione Internazionale Giuristi Italia-USA, Presidente della commissione Nazionale studi dell’ANCL e Presidente dell’Università Popolare di Salerno
Pur vivendo a Salerno, per tutta la vita il suo legame con Agropoli fu strettissimo ed appassionato, condiviso con la signora Sara ed i figli Antonello e Salvatore.
Ad Agropoli infatti aveva casa – sempre aperta ad innumerevoli amici e discepoli – e nella cittadina cilentana trascorreva le vacanze e i fine settimana, scegliendola assai spesso anche come sede dei prestigiosi convegni giuridici che organizzava.
Non si fermò praticamente mai, neppure quando – oramai avanti con gli anni – aveva lasciato l’Università e la professione, ma continuava a coltivare la sua passione per lo studio intervenendo con le consuete autorevolezza ed arguzia a convegni, seminari e dibattiti.
Nicola Crisci, storica figura dell’Agropoli del XX secolo, si spense il 15 gennaio 2015, novantenne, nella sua casa di Salerno.
Alle esequie in Duomo una grande folla lo salutò con affetto, primi fra tutti i suoi allievi, innumerevoli, commossi e riconoscenti. Attilio Pecora