Moio della Civitella, il paese del vino
La Storia di Moio della Civitella.
Uno dei siti archeologici più suggestivi del Cilento interno è, certamente, quello ubicato sulla Civitella, protetto dal fresco ombroso di un fitto e rigoglioso castagneto. La posizione dominante, la presenza dei corsi d’acqua e delle sorgenti, le terrazze pianeggianti hanno favorito l’impianto di un insediamento articolato e complesso che, certamente, dal controllo delle direttrici di traffico, ha ricavato ricchezza e potenza. La frequentazione del colle è documentata dalla fine del VI sec. a.C., da alcuni frammenti ceramici raccolti in superficie, ma è a partire dalla metà circa del IV sec. a.C. che inizia la costruzione di una possente cinta fortificata, articolata in due circuiti che racchiude il colle su tre lati; il lato a Nord è difeso naturalmente dallo strapiombo della roccia. La costruzione della cinta ha richiesto tempi lunghi e maestranze specializzate; i blocchi di arenaria locale sono perfettamente tagliati e squadrati e messi in opera a filari paralleli, conservati, in alcuni tratti per un’altezza di 5/6 filari. Delle diverse porte che consentivano l’accesso all’abitato, una in particolare sul lato meridionale, si è conservata meglio. Sul pianoro centrale del colle è stato esplorato, in piccolissima parte, l’agglomerato di case, di cui si conosce ancora poco la planimetria e l’organizzazione dei vani. Anche la scoperta di uno spiazzo scoperto, basolato, non ha trovato ancora una valida spiegazione e solo un’esplorazione più ampia potrà consentire una lettura complessiva dell’abitato.
A breve distanza è stata individuata un’altra struttura, più complessa che, la presenza di un deposito votivo, connota come un edificio di tipo cultuale. Il centro antico della Civitella, fiorente soprattutto tra IV e III sec. a.C., è abbandonato già alla fine del III sec. a.C. quando, con l’arrivo dei Romani, si assiste alla scomparsa improvvisa degli insediamenti ed allo spopolamento delle campagne.
Cosa Visitare a Moio della Citella.
Moio della Civitella, per la sua storia, è ricco di elementi degni di nota. Da visitare è certamente il museo della civiltà contadina.
Il Museo costituisce una rassegna ampia, pressoché completa ed anche spettacolare di quanto attiene all’attività e alla cultura del mondo rurale. Si articola in numerose sezioni, delle quali le più ricche e interessanti sono quella domestica, tessile, olivicola, cerealicola, vinicola e storico-religiosa. Notevole sono anche gli scavi archeologici del Frurion Civitella. Il sito è uno dei più suggestivi del Cilento interno. È qui che troviamo il secondo arco a breve distanza dalla famosa Porta Rosa di Velia.